Lvmh (Louis Vuitton, Moët Chandon, Hennessy), numero uno del lusso francese, è ricorso al in tribunale per difendere l'autenticità delle proprie griffe. Sul banco degli imputati è salita eBay, la prima comunità di aste su Internet, con oltre 200 milioni di associati. Louis Vuitton e Dior, le due stelle della holding del lusso, avrebbero citato davanti al tribunale di Parigi la casa d'aste americana (e la sua filiale svizzera) con una richiesta di risarcimento per 37 milioni di euro. Una cifra considerevole, per le perdite subite dal 2001 al 2005, rispettivamente 17 milioni per l'abbigliamento Dior e 20 per le borse Lv.
L'accusa mossa a Ebay è che non farebbe abbastanza per impedire la vendita di prodotti contraffatti nelle proprie boutique virtuali. Solo nel secondo trimestre 2006, sarebbero 300 mila gli annunci di vendita online di capi Dior e 150 mila di borse Lv. E secondo il gruppo di Bernard Arnault per almeno il 90% si tratterebbe di falsi.
Estratto da Corriere della Sera del 21/09/06 a cura di Pambianconews