Otto anni fa il gruppo tessile Mario Boselli è stato un antesignano della delocalizzazione, avviando un impianto produttivo a Hummené, in Slovacchia. Oggi ci riprova, potenziando le attività di Twista nello stesso parco industriale, in collaborazione con la municipalità locale: l'obiettivo è portare la produzione nell'area da 500 a 800 tonnellate mensili.
Come commenta Carlo Boselli, responsabile della divisione filati nell'azienda di famiglia (il padre Mario l'ha affidata ai figli, concentrandosi interamente sulla presidenza della Camera Nazionale della Moda Italiana), l'iniziativa consentirà di passare dalla fase di "competition" a quella di "coopetition". "Prima la competitività con i concorrenti era agguerrita, spiega. Oggi stiamo sviluppando con loro rapporti pluriennali di cooperazione. Così nel nuovo impianto alcune aree saranno occupate da impianti di nostri %u2018colleghi' che gestiremo, forti di una struttura avviata già da molti anni".
Twista, il cui fatturato stimato per il 2006 ammonta a 12 milioni di euro circa, esporta prevalentemente in Europa Occidentale, Italia compresa. Grazie ai prezzi competitivi dei propri filati artificiali e sintetici per l'industria della moda e non solo, sta inoltre verificando un incremento della domanda in Turchia e Nord Africa.
Estratto da Fashionmagazine.it del 5/09/06 a cura di Pambianconews