Il salotto è scomodo per gli imprenditori lucani. La Cina fa una concorrenza spietata e ruba quote di mercato. Gli attori del distretto del mobile imbottito di Matera hanno dovuto dimenticare il periodo dei grandi successi internazionali degli anni novanta. Già quando il gigante cinese ha cominciato a invadere l'Europa, è nata a Oppido lucano, in provincia di Potenza, la Medisoft. Una nascita controtendenza, dalla quale però sono trascorsi già cinque anni. L'azienda ha 19 dipendenti e un fatturato di un milione e 200mila euro annui. Produce divani di gamma medio-alta, per metà in proprio e per metà come terzista. I divani della casa vanno sui mercati di Basilicata, Calabria e Puglia con il marchio Luca Mondini. Il secondo canale produttivo è destinato alla Chateau d'Ax, che esporta quasi totalmente i salotti fatti dalla Medisoft nel nord Europa e negli Stati Uniti.
Ma il mercato statunitense è in piena fase di colonizzazione da parte dei giganti industriali orientali. Queste commesse sono quindi in calo. Una situazione generalizzata nel polo del salotto. Secondo l'ultimo rapporto di Unioncamere sullo stato di salute dell'economia lucana nel 2005, l'export del mobile imbottito ha fatto molti passi indietro ed è diminuito del 23,2% (oltre 65 milioni di euro in meno). Mentre nel 2004 il calo si era fermato al 2,8%.
La Medisoft ha perso il 30% del fatturato nell'ultimo anno. Ma non si rassegna al declino. Rimasta finora fuori dal distretto del salotto, ha deciso di entrare a farne parte entro la fine dell'anno. «I vantaggi, afferma l'amministratore unico, Nino Mancuso, potrebbero essere interessanti, anche se il comparto sta attraversando momenti difficili. Il distretto può darci la possibilità di partecipare a fiere ed esposizioni e di trovare collaborazione per rilanciare la produzione lucana».
Estratto da Finanza&Mercati del 1/08/06 a cura di Pambianconews