Delle Industrie Zignago S. Margherita si parla poco dal 25 novembre 2005 ultimo giorno di contrattazioni a Piazza Affari. Dopo il successo dell'Opa lanciala dalla Zi.Fi sulla società a 18,6 euro per azione e l'uscita dal mercato del titolo le sorti della società di Fossalta di Portogruaro sono tornale ad essere affare delle famiglie azioniste. Marzotto e Donà dalle Rose. Ma qualcosa sembra muoversi. Il CdA e l'assemblea, che potrebbero riunirsi già oggi, potrebbero riservare qualche novità oltre all'approvazione del bilancio 2005. In particolare si parla da qualche tempo di uno spin off della divisione vetro, che potrebbe essere collocata sul mercato, dalle attività nel settore vinicolo e nel tessile.
Il progetto di quotazione delle attività del settore vetro potrebbe essere presentato ai soci per la quotazione a breve, anche se gli ultimi tentativi di quotazione non sembrano invogliare a questa scelta. Zignago Vetro si presenterebbe agli investitori con un fatturato di 193,5 milioni di euro nel 2005, pari a circa i due terzi dei ricavi dell'intero gruppo. La crescita media annua degli ultimi tre anni risulta pari al 16,7%.
In caso di quotazione dovrebbe andare in Borsa circa il 30% dell'azionariato, totalmente controllato da Industrie Zìgnago. Il gruppo, guidato da Luca Marzotto, vede invece al 66,3% circa la Zi.Fi, che a sua volta fa capo alla Fimiz nel cui azionariato sono presenti le finanziarie di Gaetano, Stefano, Nicolò e Luca Marzotto e quella di Marco Donà dalle Rose oltre alle partecipazioni dirette di Maria Rosaria, Cristina e Margherita Marzotto.
La crescita di Zignago Vetro potrebbe avvenire anche per linee esterne e tra le prede potrebbe esserci la Bormioli, società messa in vendita dalla Bpi. La società che fa capo alla famiglia Marzotto non avrebbe interesse a rilevare il 100% delle attività ma solo una quota. L'operazione rientrerebbe nel progetto di creazione di un polo del vetro italiano.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/07/06 a cura di Pambianconews