Di fronte al boom dei falsi (oltre il 1.000% alle frontiere europee dal 1998 al 2004) ben tre commissari Ue si sono mobilitati su diversi fronti nella lotta anti-contraffazione: il vicepresidente Franco Frattini ha presentato un piano per inasprire le pene contro la pirateria in tutti i 25 Paesi; il commissario al Commercio, Peter Mandelson, ha stretto accordi con i Governi di altri Paesi “vittime” come gli Usa, ma anche fonte di tanti prodotti contraffatti come la Cina; e il responsabile della Fiscalità, Laszlo Kovacs, è impegnato a rafforzare l'efficienza delle dogane europee.
In aprile Frattini ha proposto una direttiva che estende in tutta Europa la perseguibilità penale della contraffazione, prevedendo anche il carcere. Dato che 6-7 Paesi europei prevedono tuttora solo pene amministrative per i falsari, non hanno adeguati dispositivi per la confisca e la distruzione della merce sequestrata, né per l'inquadramento nell'associazione a delinquere. Per le sanzioni, è provisto un minimo di quattro anni di carcere, quando l'infrazione è commes sa da un'organizzazione criminale o comporta gravi rischi per la salute e la sicurezza delle persone. Le multe partiranno da un minimo di 100mila euro a 300mila in caso di legame con organizzazioni criminali o di rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ma la proposta consente anche agli Stati di prevedere sanzioni superiori.
Mandelson, dal canto suo, ha appena siglato al summit transatlantico di Vienna un accordo con il segretario al Commercio Usa, Carlos Gutierrez, per rafforzare la cooperazione contro la pirateria intellettuale e condividere attività investigative a tutela di marchi e brevetti. Nel suo viaggio in Cina un mese fa ha poi presenziato a un accordo tra i titolari europei dei marchi del lusso, della moda e dello sport e i proprietari di catene di negozi a Pechino. L'intesa prevede che, in caso di doppia infrazione (ovvero seconda vendita di un prodotto contraffatto) al negozio responsabile siano sospese le forniture per un certo periodo.
Infine Laszlo Kovacs, per contribuire a modernizzare le dogane, ha presentato due proposte che estendono al 2013 gli attuali programmi Customs e Fiscalis, in scadenza nel 2007, con lo stanziamento rispettivamente di 324 e 157 milioni di euro.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/07/06 a cura di Pambianconews