Quando il fondo Charme la acquistò nel 2004, Ballantyne aveva 17 milioni di ricavo e ne perdeva 6.
Alla fine di quest'anno il fatturato dovrebbe sfiorare i 40 milioni e, nonostante i forti investimenti, il deficit sarà di 2 milioni. Pareggio previsto per il 2007, se non addirittura in utile, come afferma Matteo Montezemolo, alla guida del fondo Charme. Che aggiunge "L'azienda corre. Dopo il negozio di Londra, in primavera ne apriremo un altro a Milano. E ora, completata la linea uomo e donna, siamo pronti alla sfida degli accessori". Gli fa eco il padre Luca, in visita al Pitti : "pochi prodotti, ricercati e di grande prestigio".
Una storia di successo per un marchio un po' appannato, che non ha perso le caratteristiche inglesi ma è rinato con la tradizione italiana.
Anche Borsalino (150 anni di storia nel 2007) è rinato: fatturato oltre i 20 milioni e si punta al raddoppio in cinque anni. Il cappello resta il punto di forza: 200mila pezzi prodotti ogni anno nei due stabilimenti di proprietà (Alessandria per i feltri e Lecce per i berretti), mentre i famosi "Panama" sono prodotti nel distretto fiorentino delle paglie. Al cappello si è aggiunta però una collezione completa di abbigliamento e accessori. Per l'azienda, guidata dalle famiglie Gallo e Marenco di Asti, Usa e Giappone, dopo l'Italia, sono diventati i due mercati più importanti.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 23/06/06 a cura di Pambianconews