Nell'azionariato di Marzotto (e del suo branch del lusso, Valentino) i giochi si sono riaperti e i titoli delle due società ieri ne hanno beneficiato. Marzotto ha chiuso la giornata con un balzo del 3,53% a 2,72 euro, mentre Valentino ha messo a segno un progresso del 2,04% a 21,01 euro. Ad innescare gli acquisti ha contribuito la notizia, giunta il 13 giugno, a mercati chiusi che i soci aderenti al patto di sindacato che controlla il 18% delle società, stipulato il 23 dicembre 2005, hanno deliberato all'unanimità lo scioglimento anticipato dell'accordo.
Il patto blindava le partecipazioni della famiglia Donà dalle Rose e di quella di Umberto Marzotto e sarebbe dovuto durare 20 mesi. La decisione è stata motivata ufficialmente dal raggiungimento di un «indirizzo stabile della gestione» dopo le assemblee di entrambe le società e il rinnovo del consiglio di amministrazione di Marzotto. Ma il mercato sembra avere scommesso ugualmente su un cambiamento negli assetti conseguente allo scongelamento delle quote che, in base al patto appena sciolto, sarebbero dovute confluire in una o più società.
Estratto da Finanza&Mercati del 15/06/06 a cura di Pambianconews