Imprenditorialità e territorio costituiscono un tandem caratterizzato da dinamiche in grado di influenzare e persino plasmare il tessuto sociale. E quando l'imprenditorialità autentica e genuina ha radici profonde in un territorio, solitamente non si limita a farne parte da un punto di vista geografico o sociale, ma si fa interprete dei suoi valori e promotrice di attività per favorire la loro condivisione con la più ampia fascia di popolazione.
Queste le premesse che hanno dato vita alla mostra “Schiffini e l'Italian Design. 1940- 1969″, curata da Alfonso Arosio e Giuliano Giaroli per la Fondazione Schiffini, con l'obiettivo di far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni della città, un movimento culturale sorto negli anni Cinquanta, che nella sua evoluzione ha definito il paesaggio di edifici, oggetti e ambienti adatti al migliore sviluppo di una nuova condizione del Paese, ovvero finalizzati al miglioramento della qualità della vita.
Ospitata presso il Centro Schiffini della Spezia, in via Chiodo 127, dal 12 maggio al 17 giugno, la mostra ripercorre in forma essenziale trent'anni di Design Italiano attraverso una raccolta di pezzi significativi, ampiamente conosciuti e di uso quotidiano, contrassegnati con il marchio di aziende italiane che hanno scritto, ognuna, una pagina importante nella storia del design.
A cura di Pambianconews