Tessile e produzioni in metallo sono le facce opposte del settore industriale italiano in questa fase di transizione verso forme di attività a maggiore valore aggiunto e quindi più al riparo dalla competizione portata dalle economie a più basso costo del lavoro. L'industria tessile è quella che ha registrato la peggiore dinamica del fatturato negli ultimi sette anni, in contrazione del 15%, mentre il comparto delle produzioni in metallo è quello che ha messo a segno i migliori risultati, con un incremento del valore delle vendite del 39%, a fronte di un incremento medio del fatturato dell'intero settore industriale di poco superiore al 25%.
Salvo il tessile e l'abbigliamento, nessun altro comparto ha registrato andamenti negativi del fatturato, benché siano evidenti le difficoltà anche dell'industria delle pelli e delle calzature, le cui vendite in sette anni sono aumentate in valore poco più del 2% contro un tasso di crescita dei prezzi al consumo del 18% e una dinamica dei prezzi alla produzione ancora superiore.
Estratto da Finanza&Mercati del 30/05/06 a cura di Pambianconews