Dodicimila buyer, oltre 2mila giornalisti e numerosi vip e curiosi per un centinaio di sfilate (ma le collezioni sono più del doppio) in otto giorni. Sono i numeri di Milano Moda Donna, la settimana delle sfilate del prét-à-porter femminile che due volte all'anno sconvolge la città. E che a partire dalla prossima edizione (23 settembre-1° ottobre) avrà la sua piccola grande rivoluzione: gli spazi per le sfilate e l'intera struttura organizzativa resteranno in Fiera, ma si sposteranno nei quartieri più recentemente ristrutturati, quelli di Fiera Milano Congressi, che per l'occasione verranno ribattezzati Fashion Milano Center (Fmc).
Mario Boselli (nella foto), Beppe Modenese e Giulia Pirovano, presidente, presidente onorario e direttore della Camera della moda italiana, hanno spiegato ieri il loro sogno: «Riportare gli stilisti e tutto il mondo della moda in uno stesso luogo, come era quando, 30 anni fa, nacquero le sfilate milanesi». «ll nostro obiettivo, ha detto Boselli, è arrivare a ospitare due terzi del totale delle sfilate. Comprendiamo che alcuni stilisti, come Armani o Ferrè, avendo fatto grandi investimenti nelle loro sedi cittadine, non si sposteranno. Ma ce ne sono molti altri che potrebbero farlo, anziché scegliere location sparse per la città che aumentano i disagi per tutti. E che non favoriscono quello scambio di idee e sinergia di creatività che la vicinanza fisica può dare».
All'interno di Fashion Milano Center saranno allestite quattro sale: Manzoni, Borgospesso, Spiga e Montenapoleone, con una capienza di 300, 460, 620 e 1.200 persone. «I costi resteranno gli stessi», ha spiegato Giulia Pirovano. «Anzi, considerando che saranno compresi gli impianti audio e luci, alla fine gli stilisti potranno risparmiare e lavoreranno in una struttura all'avanguardia anche per quanto riguarda la sicurezza».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 23/05/06 a cura di Pambianconews