Pirelli P Zero, il marchio di cui è responsabile Antonio Gallo (nella foto), si rinnova con un nuovo progetto dallo spirito hi-tech e va alla conquista degli Stati Uniti dove il pneumatico in chiave glamour ha veramente colpito nel segno. Per questo Pirelli P Zero, ispirato alla gomma che la società lombarda creò nel 1987 per la berlinetta Ferrari F40, sta studiando un concept store per il primo monomarca di quella che, partendo da scarpe e impermiabili è arrivata a essere una collezione completa che comprende polo, felpe, orologi.
«Da una ricerca di marketing era emerso che il marchio Pirelli era glamour, sexy e fashion», dice Gallo, sottolineando che l'idea del gruppo di Marco Tronchetti Provera ha fatto poi da apripista ad altri brand come la stessa Fiat o Michelin. In effetti, l'avventura del gruppo milanese, che è arrivata persino alla realizzazione di gommoni a marchio P Zero, è partita realmente in punta di piedi con soli due oggetti (la scarpa da vela, la PZero Acqua, e l'impermeabile, PZero Aria, per l'appunto). «Il debutto è stato affidato a una coppia di oggetti che potesse rappresentare il nostro mondo e che allo stesso tempo fosse capace di mostrare un carattere forte, indipendente, corredato da un alto standard qualitativo», sottolinea Gallo.
Oggi, nell'ufficio stile del marchio, ci sono ben sette designer che pensano nuovi prodotti. I partner licenziatari di Pirelli P Zero sono diventati ben cinque come Incom per l'abbigliamento, Sector per gli orologi, Calendar per le calzature, Licensing Accessories per le borse e Frasi per l'abbigliamento bambino. «Il successo è stato quasi superiore alle nostre aspettative», ammette Gallo ricordando che, nel 2003, all'apertura del corner da Bergdorf Goodman a NewYork, le scorte sono finite rapidamente per lasciare posto a lunghe liste d'attesa. «Per l'orologio avevamo prenotazioni per 400 modelli. E anche oggi, a due anni dal lancio la domanda è ancora elevata».
Estratto da Finanza&Mercati del 4/05/06 a cura di Pambianconews