In Gran Bretagna è tempo di bilanci: come ogni anno, il Sunday Times ha pubblicato la sua Rich list, la classifica dei più ricchi del regno, d'Europa e del pianeta. E, nonostante il rivale The Independent abbia cercato di rispondere con una top-50 dei più felici d'Oltremanica, la cascata di milioni e miliardi, anche se solo sulla carta, ha comunque avuto il suo effetto: perché scoprire chi è il più danaroso affascina e, se non altro, soddisfa la curiosità dei comuni mortali.
Si può immaginare, ad esempio, che persino Lakshmi Mittal, il re dell'acciaio, l'uomo che ha tentato la scalata ad Arcelor e che aspira a dominare il dieci per cento del mercato mondiale provi un po' d'invidia per Robson Walton, il patron dei grandi magazzini Wal-mart: una gelosia quantificabile in 44 miliardi (di euro), pari alla differenza fra i loro conti in banca. Il Paperone d'origine indiana, infatti è il più ricco d'Inghilterra, ma il suo patrimonio da 21 miliardi non può competere con i 65 di Walton, calcolati considerando anche le fortune di famiglia. E su scala mondiale la distanza è netta: Walton è primo, Mittal soltanto ottavo.
L'Italia compare al 45° posto, dove si conferma stabile Silvio Berlusconi; seguono Luciano Benetton (esattamente a metà classifica), Michele Ferrero e Leonardo Del Vecchio. Chiude la lista dei 100 Rupert Murdoch, con un patrimonio di oltre cinque miliardi. Sempre nel continente, dopo Mittal (terzo) e Bernard Arnault (il re francese del lusso e del gruppo Lvmh) appare la prima supermiliardaria, Johanna Quandt, vedova di Mr.Bmw, con un patrimonio familiare di 17 miliardi. La segue da vicino, in settima posizione e a soli quattro miliardi di distanza, Liliane Bettencourt, signora francese della cosmesi ed unica erede del fondatore di L'Oréal.
Estratto da Il Giornale del 24/04/06 a cura di Pambianconews