«L'andamento del nostro settore è sicuramente migliorato negli ultimi mesi anche se il mercato, in Italia e, soprattutto, all'estero, è diventato estremamente selettivo». È l'opinione di Rino Mastrotto, titolare del Mastrotto Group di Arzignano, in provincia di Vicenza, uno dei maggiori al mondo nella conceria di pellami con sei stabilimenti in Italia e uno in Brasile che realizza un fatturato annuo consolidato di oltre 330 milioni di euro occupando circa 2.600 addetti.
Mastrotto è alla Fiera di Bologna dove è in corso Linea Pelle, rassegna internazionale del pellame e degli accessori. È la sede ideale per commentare i dati dell'Istat che indicano proprio il comparto della pelletteria e delle calzature tra quelli in maggior ripresa dall'inizio dell'anno. Complessivamente nei primi due mesi del 2006 il fatturato del settore è aumentato del 10,3%, mentre solo a febbraio gli ordinativi sono cresciuti del 16%.
Per quanto riguarda gli altri Paesi si mantiene buona la domanda da Germania e Gran Bretagna, mentre appare residuale quella francese sorretta essenzialmente dalle grandi firme della moda. Promettenti sono gli Stati Uniti dove tuttavia sino ad ora le imprese italiane sono state un po' penalizzate dal cambio eurodollaro.
«Penso che per i prossimi due anni la situazione si manterrà stabile. L'Italia rimarrà forte grazie alla qualità e all'alta specializzazione delle sue imprese, cose che non si possono copiare. Poi incideranno anche le misure antidumping decise dall' Ue verso le calzature cinesi. Tuttavia dobbiamo fare attenzione al fattore competitività: i prezzi della materia prima sono aumentati anche del 20%, mentre quelli del prodotto finito molto meno e dovranno rimanere sostanzialmente stabili per essere competitivi», conclude Mastrotto.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/04/06 a cura di Pambianconews