«Con un'azienda nata come per gioco abbiamo un indotto che tiene occupate oltre 6 mila persone, che vivono perché ci siamo». A parlare è Gian Ettore Cantarelli, amministratore delegato di Fashion Time, nome oscuro al pubblico che conosce meglio Jeckerson, il pantalone con la toppa di cui l'azienda bolognese è proprietaria. «Offriamo un prodotto italiano. Credo che la gente ci riconosca una certa immagine, l'attaccamento alle radici. Il made in Italy nel senso migliore del termine».
Dall'Italia arriva, o almeno dovrebbe, anche l'intera fornitura dell'impresa. «Controllare tutto è difficile. Da dove arrivano i fili di cotone che utilizzano i nostri fornitori e laboratori è impossibile stabilirlo, ma tutte le fasi di lavorazione sono realizzate in Italia. In particolare tra Marche, Abruzzi e Umbria, tradizionalmente le zone dove si producono pantaloni sportivi».
Fashion Time è una realtà giovane, fondata nel 1997 e che ha cominciato a crescere con decisione negli ultimi quattro anni. «Abbiamo chiuso il 2005 con un fatturato di quasi 36 milioni di euro, rispetto ai 28 del 2004. Le previsioni per l'anno in corso ci danno tra i 40 e i 42 milioni. Siamo arrivati a fare 700 mila capi all'anno». Ai pantaloni, che fino a pochi anni fa erano l'unico prodotto, si è aggiunta un po' alla volta la maglieria, la camiceria, le calzature. Che ora contano per circa il 25% del fatturato. «Ma il nostro core business rimarrà sempre l'articolo con cui siamo nati. Credo che se anche dovessimo crescere di molto ancora, almeno il 70% del nostro fatturato deriverà sempre dai jeans».
Estratto da Finanza&Mercati del 21/04/06 a cura di Pambianconews