Da mercoledì 5 aprile si apre a Milano il Salone del mobile che offrirà in rassegna le novità e le tendenze del prossimo anno. Per la prima volta dopo 45 anni la manifestazione cambia casa e si trasferisce nella nuova fiera di Rho-Pero. «La fiera del mobile è un'Olimpiade giocata in casa, commenta Rosario Messina, presidente del Cosmit che organizza il Salone, e ad entrare nella nuova sede fieristica, che mette a disposizione degli spazi molto belli, le aziende italiane si stanno preparando da qualche anno».
Che il primo posto sia occupato dall'industria italiana del design lo si può leggere da alcuni dati di questo Salone: 222 mila metri quadrati di spazio espositivo suddiviso tra 2.200 imprese nazionali e straniere e un´attesa di 200 mila visitatori, di cui 80 mila stranieri. L'innovazione rimane il punto di forza del design nostrano. «Oggi c'è una maggiore coscienza industriale nel fare prodotti maturi, commenta Giulio Cappellini, direttore creativo all´interno del gruppo Frau. Le aziende non devono lanciare stili di vita, ma devono tornare a fare, come alle origini del design, innovazione ad un prezzo più ragionevole. Il vero goal del design è riuscire ad entrare nelle case della gente». «Per fare un design contemporaneo bisogna fare ricerca ed entrare in territori inesplorati» commenta Gabriele Pezzini, un esponente della nuova generazione del design italiano.
Sul fatto che il design italiano debba diventare molto più “internazionale” concordano tutti gli imprenditori. «Le imitazioni che subisce il design italiano in molti paesi ne rende evidente il suo appeal, sottolinea Carlo Molteni a capo del gruppo Molteni. Direi che il design italiano ha buone prospettive nei prossimi anni, ma se si affronta la sfida di renderlo più internazionale». E' obbligatorio internazionalizzarsi. «Mi pare che il design italiano stia guardando sempre più fuori confine, ma bisogna accelerare, prendendosi i rischi e facendo investimenti» ribadisce Claudio Luti, presidente della Kartell. Anche i designer devono rischiare.
Estratto da Affari&Finanza del 3/04/06 a cura di Pambianconews