Valentino Fashion Group ha annunciato ieri l'aumento dei ricavi del 2005 dell' 11,4% a 1,728 miliardi. I primi due mesi dell'esercizio in corso confermano l'andamento positivo del gruppo che ha registrato un fatturato di 421 milioni in miglioramento dell'11% rispetto all'anno precedente.
Le prospettive per il 2006 sono dunque rosee per il gruppo grazie portafoglio ordini, ritenuto ad oggi già consistente, e allo sviluppo atteso del retail diretto. «Di fronte ad un mercato dell'abbigliamento che si sviluppa intorno al 3%, ha commentato Antonio Favrin, presidente di Valentino, ci sono aziende come la nostra che registrano crescite oltre il 10%. Il futuro vedrà sempre maggiore competitività e resteranno le aziende di grandi dimensioni con brand molto forti e con una capacità industriale. Intendo dire che per le società del settore fashion è sempre più necessario avere una forte capacità di marketing e di presidio dei mercati con un management capace e un sistema retail e logistica all'altezza». Secondo Favrin ci sarà inmevitabilmente una “selezione natural” che porterà nel giro di cinque anni le Società ad un bivio “o resteranno Aziende di nicchia o usciranno dallo scenario competitivo”.
Sul fronte dei mercati l'Europa rimane il mercato di riferimento con il 70% del fatturato, ma con crescite che vanno dal 4,7% dell'Italia all'8,9% della Germania, al 10,9% del resto d'Europa.
I tassi di crescita più interessanti sono indubbiamente quelli dell'Asia, che contano un incremento del 31,8%.«L'Europa ha commentato Favrin, è un mercato sufficientemente stabile perché maturo. Gli Stati Uniti sono, invece, un mercato difficile e vivranno un 2006 non di particolare sviluppo, ma riteniamo di poter mantenere le quote di mercato. L'area del Pacifico risulta essere molto interessante: in Cina e Giappone abbiamo messo delle basi importanti lo scorso anno e nel 2006 inizieremo a raccogliere i risultati».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 24/03/06 a cura di Pambianconews