Made in Italy e lusso accessibile si confermano fattori vincenti per i gioielli Morellato che stanno conquistando anche il mercato cinese. Il Gruppo Morellato prosegue nel suo processo di internazionalizzazione e punta alla Cina, il nuovo interessante mercato che si sta rivelando così strategico per tutti i marchi ad alto contenuto d'immagine. Il percorso, avviato già dal secondo semestre del 2005, prevede l'apertura di punti vendita all'interno dei più prestigiosi mall di lusso in Cina.
“Il successo delle nostre creazioni, commenta Massimo Carraro, amministratore Delegato del Gruppo Morellato, risiede nell'idea del prodotto e nel modo in cui lo comunichiamo. Il made in Italy è di certo un valore, ma da solo non basta. Solo abbinandolo ai riferimenti del nostro mondo, semplicità, portabilità ed accessibilità, il nostro daily chic, siamo riusciti a costruire la forza della marca.”
Novità del 2005 è la presenza della linea Morellato di oggetti di design per la casa, creazioni di grandi designer italiani e stranieri e di giovani promesse dello stile, in uno dei prestigiosi store della catena di oggettistica per la casa Lazy Susan. Lo store prescelto è a Tokio, nel quartiere di Oyama, una delle zone di lusso della città, paragonabile alla nostra milanese via della Spiga.Oggi, Morellato, con 400 dipendenti e quattro filiali estere (Francia, Germania, Spegna e Hong kong) è una delle realtà più in salute nel panorama della gioielleria. La società ha chiuso il 2005 con un fatturato di oltre 95 milioni di euro (+27% rispetto al 2004). Questo posizionamento le ha permesso di essere segnalata dall'Ufficio Studi di Mediobanca come una delle aziende italiane più dinamiche nel periodo 2003-2004 (tra quelle con un fatturato compreso tra i 50 e i 290 milioni di Euro).
A cura di Pambianconews