Geox punta a rafforzarsi nell'abbigliamento. «Per il momento l'abbigliamento viene venduto solo in Italia e rappresenta il 5% del fatturato complessivo, che lo scorso anno è salito del 34% attestandosi a 455 milioni, spiega il presidente Mario Moretti Polegato nel corso della presentazione dei dati 2005. Tra cinque anni contiamo di arrivare a una situazione di equilibrio, dove il 50% del giro d'affari sarà legato al comparto delle calzature e il restante 50% all'abbigliamento».
«L'abbigliamento è una grande opportunità per noi, anche se non vogliamo diventare un'azienda di moda, aggiunge Polegato. In futuro il settore dovrebbe crescere più velocemente delle calzature». Tra i progetti c'è l'ingresso nel settore sportivo. «È' un passo inevitabile, abbiamo gli strumenti per farlo, dice il presidente, ma non è tra le nostre priorità».
Sul fronte retail, la società ha confermato che nel 2006 verranno aperti circa 120 punti vendita: 40 in Italia, altri 40 in Europa, il resto del mondo. Nel 2005 Geox ne aveva inaugurati 94. L'anno passato ha coinciso con una forte crescita della società. L'utile netto è balzato del 43% a 75,3 milioni, l'ebitda ha raggiunto 121 milioni (+39%) e l'ebit ha sfiorato 102,9 milioni (+42%). Agli azionisti sarà distribuito un dividendo di 0,085 euro per azione, con stacco della cedola il 24 aprile. Su un giro d'affari di 455 milioni, il 94% deriva dal settore delle calzature. In questo comparto però il peso dell'Italia (nonostante i ricavi siano saliti del 17% a 208,7 milioni) è sceso dal 55 al 49% sul fatturato complessivo. Polegato è ottimista sul 2006: «Avremo risultati ancora migliori grazie alla stagione primavera-estate che produrrà una crescita del 32%».
Estratto da Finanza&Mercati del 1/03/06 a cura di Pambianconews