Dopo il passo indietro del 2005, le imprese del settore arredamento sperano nel rilancio e probabilmente saranno accontentate. «L'economia mondiale è in ripresa, qualcosa si muove» , dice convinto Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-Arredo, appena atterrato da New York.
«Siamo andati a presentare la nuova edizione dei saloni “in trasferta” che saranno a maggio nell'ambito dell'Icff, la fiera americana del settore, dopo un anno con un padiglione indipendente. Avremo ancora qualche problema negli Stati Uniti ma di certo le aziende italiane lì sono quelle con la migliore immagine». Non è cosi sui ricavi. Sul mercato americano bisognerà recuperare il terreno perduto l'anno scorso: -18,5% per le vendite di mobili, il dato peggiore tra i primi trenta Paesi di destinazione dell'export italiano. Nei primi dieci mesi del 2005, il giro d'affari negli Stati Uniti si è fermato a 719 milioni di euro.
Il primo mercato, la Francia, è invece stabile e sfiora il miliardo di euro mentre la gran Bretagna segna un calo pesante (-14,7%), seguita dalla Germania (-5,7%). Ma è la Russia il vero toccasana nei bilanci delle aziende. Tra gennaio e ottobre dell'anno scorso, i clienti russi hanno comprato mobili per quasi 400 milioni di euro.
L'edizione di aprile del Salone de mobile si preannuncia un'edizione record con 222mila metri quadrati di superficie netta espositiva, destinate a ospitare oltre al classico Salone anche le biennali della cucina del bagno e dell'ufficio.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/02/06 a cura di Pambianconews