Nel dibattito sulla riforma della contrattazione la Filtea interviene lanciando una proposta alternativa e innovativa, spiega Valeria Fedeli, segretaria generale dei tessili Cgil. L'occasione è l'undicesimo congresso della categoria che si è aperto ieri a Milano. “A Femca e Uilta chiediamo, ha detto Fedeli nel corso della sua relazione, di costruire insieme una proposta di innovazione delle relazioni industriali, di sperimentare, qualificare ed estendere la contrattazione di secondo livello, per distretto, per filiera, lavorando anche a rendere più forte il sistema della democrazia sindacale».
L'idea di Valeria Fedeli nella sostanza è questa: il sistema imprenditoriale del tessile è formato per lo più da piccole e medie imprese che scontano una diffusa difficoltà nell'applicare la contrattazione aziendale. Unificare, allora, più aziende accomunate con le stesse caratteristiche produttive potrebbe rappresentare, da un lato, il superamento di questo ostacolo, dall'altro, la risposta concreta all'esigenza, formulata da più fronti, di rivedere l' accordo del '93.
L'unità sindacale, auspicata dalla Filtea, appare un obiettivo raggrungibile soprattutto in vista del rinnovo del secondo biennio economico del contratto nazionale. E soprattutto in una fase, quale quella attuale, in cui il sistema “si sta appena riprendendo, ha ricordato Paolo Zegna, presidente dell'associazione Ami-Ati, dallo shock per la fine dell'accordo multifibre”.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/02/06 a cura di Pambianconews