Chi potrebbe puntare a Bulgari? In linea teorica, afferma Emanuele Pedrotti, manager di Alix Partners, fermo restando che la famiglia azionista sembra non voler vendere, credo che Lvmh potrebbe avere qualche motivazione in più.
Dottor Pedrotti, perché Lvmh potrebbe cercare di crescere nel settore della gioielleria?
La divisione gioielleria di Lvmh, che ha un giro d'affari di circa 500 milioni rispetto al consolidato di 12,6 miliardi, ha un impatto limitato sulla redditività della conglomerata francese del lusso: soltanto alcuni punti percentuali. Pochi confrontata con quella di Bulgari e Richemont, che hanno il loro core business in quest'area. Richemont fattura 3,7 miliardi, dei quali il 77% in orologi e gioielli. La redditività di quest'ultima e di Bulgari sono simili: vicine al 17-18% come margine operativo lordo sul fatturato e di circa il 13-14% come utile operativo sul giro d'affari. Quindi, teoricamente, Lvmh ha due possibilità: uscire dal settore o rafforzarsi per avvicinare i leader del comparto. E con Bulgari lo potrebbe fare.
Come giudica la profittabilità delle grande multinazionali del lusso?
Nel settore del lusso soltanto alcuni marchi hanno un forte impatto sulla redditività. Basta guardare il caso di Pinault Printemps Redoute, dove il brand Gucci ha una redditività ampiamente superiore al 30% e va a sopperire al minore contributo di altre griffe nel portafoglio di Ppr. L'area fashion e lusso di Lvmh, che evidenzia un fatturato complessivo di circa 4,3 miliardi, ha una profittabilità media del 30%. M anche in questo caso, il contributo positivo di una griffe come Louis Vuitton sopperisce all'impatto negativo di altri marchi nel portafoglio della multinazionale di Bernard Arnault.
La politica di acquisizioni degli ultimi anni da parte di grandi gruppi come Lvmh e Ppr ha sempre portato frutti positivi?
Alcune acquisizioni degli ultimi anni non sempre sono state digerite in modo positivo. Il turnaround di un marchio richiede sempre tempo, almeno 6 o 7 anni: basta pensare a Dior che ha successo ora dopo l'ingresso di Lvmh nel 1998. Oppure a Bottega Veneta, che sta cominciando adesso a portare benefici a Ppr.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 6/02/06 a cura di Pambianconews