Pitti Immagine Uomo n.69 ha chiuso con un'affluenza complessiva di 27.522 compratori, in sostanziale tenuta rispetto ai 27.935 compratori di gennaio 2005. I compratori italiani sono stati 17.909 (contro i 18.143 dell'anno scorso) mentre quelli esteri sono stati 9.613 vs 9.792. Il risultato nel complesso è positivo; dopo sette anni di crescita straordinaria e ininterrotta e avendo ormai raggiunto altissimi livelli di partecipazione, sia in termini di quantità sia di qualità, una lieve oscillazione nelle presenze è parte di un meccanismo fisiologico. Va tenuto presente, infatti, che in tutti i mercati più sviluppati, i punti vendita diminuiscono di numero e crescono di dimensione.
E' stata un'edizione giudicata con grande favore da tutti gli operatori, espositori, compratori, giornalisti: per la capacità di rinnovarsi, per gli affari conclusi, per le collezioni proposte, per la ricerca e la qualità dei prodotti e per l'impegno nelle modalità di presentazione. Pitti Immagine Uomo è una fiera sempre più diffusa in tutta la città e non si limita ai padiglioni della Fortezza da Basso. Ne sono una prova Welcome, nuovo progetto alla Stazione Leopolda dedicato alla cultura street e Pitti Immagine Rooms, appuntamento dedicato al lusso contemporaneo che si è svolto al British Institute. E poi ancora gli eventi: la presenza diffusa della Maison Martin Margiela in città e la sfilata e le installazioni di Rick Owens, senza dimenticare i party di Levi's e Calvin Klein. Un insieme di appuntamenti che confermano la leadership mondiale di Pitti Immagine Uomo e la sua funzione catalizzatrice nel settore.
A cura di Pambianconews