Dopo un lungo periodo di crisi il design tedesco si avvia verso la ripresa. «La recessione ha fatto una grande pulizia, tantissimi punti vendita sono spariti e c'è stata una catena impressionante di fallimenti. Ora però il mercato sta dando concreti segnali di rimonta, c'è ottimismo, movimento e soprattutto tante nuove iniziative», spiega Alberto Gortani direttore generale di Moroso, italianissima azienda di design con un fatturato di 25 milioni di euro, il 60% dei quali generato dalle esportazioni e delle quali il 35% verso la Germania.
«Gli olandesi sono molto creativi, ma soprattutto sono commercianti, spiega Gortani. In questo caso l'operazione è stata doppia: sia immobiliare in quanto sono state comprate aree dismesse, sia commerciale in quanto gli spazi sono stati affittati a grosse firme del settore e vengono utilizzati come location per eventi e mostre, show room e punti di incontro e rappresentanza delle aziende».
II “Design Post” di Colonia, che viene inaugurato questa settimana, si trova nei pressi della Fiera all'interno di un vecchio uffcio postale. Ospiterà oltre a firme olandesi, belghe e tedesche, anche italiani: Accademia, Moroso, Matteograssi e Tonelli. Moroso prevede per il 2006 un incremento del 20% nelle vendite al mercato tedesco. Ma anche Prandina, produttrice di lampadari con un fatturato di 7 milioni l'80% dei quali derivanti dall'export punta sulla Germania, come spiega il proprietario Lamberto Scalabin: «Design Post è un'ottima opportunità, qualificante e prestigiosa. Negli ultimi due anni per noi la Germania è cresciuta del 10%».
Estratto da Affari&Finanza del 16/01/06 a cura di Pambianconews