Nel 2005 il grosso delle operazioni di fusione e acquisizione rilevate dall'osservatorio Pambianco Merger&Acquisition è stato all'estero: 109 su un totale di 165. In due casi su tre, l'Italia è rimasta fuori dai giochi: molto più che in passato, visto che due anni fa quasi metà delle operazioni aveva coinvolto marchi della Penisola.
A livello mondiale, il settore resta vivace con 165 operazioni nel complesso, soltanto otto in meno rispetto al picco raggiunto nel 2003. Secondo Pambianco, si sono rafforzati soprattutto i gruppi dell'abbigliamento, con 33 acquisizioni, ma continua a emergere la dinamicità dei fondi di private equity; con 32 operazioni, davanti alla distribuzione (a quota 24). In questo settore, in Italia l'evento più importante è stato il ritorno di Rinascente in casa Borletti: la famiglia che storicamente aveva guidato i grandi magazzini si è alleata a Investitori associati, Pirelli Re e Deutsche Bank per comprare la società dall'Ifil.
È passato di mano anche l'altro importante attore delle catene di abbigliamento multimarca, con la vendita di Coin al fondo Pai Partners. Quest'ultimo si è mosso anche in Spagna, insieme a Permira e Cvc per conquistare i magazzini Cortefiel. In Francia le Galeries Lafayette sono andate alla famiglia Mouline e Bnp Paribus mentre l'americana Nieman Marcus è stata rilevata da Texas Pacific group e Warburg Pincus.
In Italia i gruppi più attivi sono stati Bulgari e Burani. Il gioielliere romano si è rafforzato con tre piccole acquisizioni: la toscana Pacini, specializzata negli accessori in pelle, e le svizzere Prestige d'Or e Cadrans design, per gli orologi.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 13/01/06 a cura di Pambianconews