La tradizione campana della produzione di abbigliamento reagisce alle difficoltà e all'avanzata cinese inventando nuovi prodotti e nuove strategie per affrontare il mercato. Uno dei casi più esemplari di sviluppo è quello dell'Ambrosio Group, fondata nel 1984 dai fratelli Ciro e Pasquale Ambrosio, originari di San Giuseppe Vesuviano e nel settore sin dall'età di 18 anni, quando producevano artigianalmente abbigliamento per le grandi catene distributive.
«La società, specializzata nella produzione di abbigliamento femminile», spiega Ciro Ambrosio, «ha imboccato una nuova strada nel '98, quando abbiamo deciso di creare il marchio Extyn e di concentrare tutte le fasi produttive all'interno». Di pari passo, è stata lanciata la prima catena di negozi con l'insegna Extyn, sia in franchising che di proprietà, cresciuta rapidamente e successivamente affiancata da un secondo marchio Bloom. «Extyn», spiega Ambrosio, «lo abbiamo pensato per una donna giovane, dai 20 ai 30 anni che ama vestire alla moda ma non è disposta a spendere troppo. Bloom invece è la nostra linea dedicata alle ragazze dai 13 ai 18 anni, che segue lo sviluppo di Extyn».
In sette anni, la rete ha superato i 260 punti vendita, dei quali 12 all'estero, divisi in 210 punti Extyn e 50 Bloom. Circa il 60% è di proprietà di Ambrosio Group che lo gestisce direttamente, soltanto il restante 40% in franchising. Ma la rete si va allargando con regolarità, facendo contare circa 10 nuovi negozi al mese. Questo successo permette alla holding Ambrosio Group di chiudere l'esercizio 2005 con un giro d'affari di circa 100 milioni di euro, con un incremento del 34% rispetto al 2004. Con interessanti ripercussioni sull'occupazione (700 i dipendenti) e gli investimenti in nuovi progetti.
Ambrosio Group diventa sempre più internazionale, innanzitutto ha avviato con il marchio Extyn un progetto retail in Libano, Macedonia, Spagna e Repubblica Ceca. In seocndo luogo, è pronto il nuovo marchio Giorgia & Johns per le giovanissime. Una politica chiara che Pasquale Ambrosio, amministratore delegato dell'Ambrosio Group, sintetizza nell'importanza «di avere un brand e saperlo nello stesso tempo affermare sul territorio in modo capillare. Questa è la nostra strategia che si è dimostrata vincente: l'immagine, lo stile, il rapporto qualità-prezzo dei nostri marchi che devono essere immediatamente riconoscibili».
Estratto da Economy del 13/01/06 a cura di Pambianconews