Dopo una lunga trattativa, lo storico brand del pentolame inox Aeternum dei fratelli bresciani Bugatti, diventa di proprietà di Bialetti Industrie che assorbe parte dei 32 addetti e punta a rilanciare un marchio di grande notorietà entrato in crisi solo di recente a seguito della concorrenza dell'acciaio inox cinese.
«Siamo orgogliosi di aver chiuso questa operazione, dichiara Alberto Piantoni, amministratore delegato di Bialetti Industrie, con un impatto sociale praticamente azzerato porché i fratelli Bugatti prima di iniziare le trattative avevano preso accordi con la Rsu per una soluzione positiva della vicenda. E anche se non avessimo acquistato il marchio, da parte nostra c'era la volontà di assumere una parte dei dipendenti al posto degli interinali. Con Aeternum, continua Piantoni, abbiamo raggiunto un altro degli scopi che ci eravamo prefissi un anno fa quando abbiamo tentato la scalata a Lagostina: creare un polo del casalingo italiano molto forte con due marchi, Rondine che contrassegna la produzione di pentole inaderenti di alluminio e ora quello di Aeternum, specialista nell'inox. L'altra parte del polo del casalingo è quello delle caffettiere, di Omegna, dove abbiamo il leader mondiale, la Bialetti».
Con il marchio Aeternum, Bialetti Industrie, che ha chiuso il 2005 con ricavi a 194 milioni di euro, si presenta con una gamma del made in Italy della cucina molto diversificata e soprattutto famosa per i suoi marchi. «Faremo un'operazione di rilancio rapida spiega Piantoni, perché porteremo il fatturato da 3,9 a 6 milioni di euro già nel 2006. Non potremo però fabbricare le pentole in acciaio inox in Italia. È diventato proibitivo ma non abbiamo intenzione di andare in India o in Cina. La nostra sfida sarà riportare la produzione di inox in Europa, nell'Est Europa se non addirittura in Turchia dove abbiamo acquisito il numero uno del settore, la Cem» .
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/01/06 a cura di Pambianconews