Difficile, nella categoria di quelli che si sono fatti da soli, trovare qualcuno più rappresentativo di Vittorio Hassan, detto Vicky, 50 anni che sembrano 10 di meno, giovanilismo quasi doveroso per uno che di mestiere fa lo stilista di casual. Con un paio di invenzioni come i jeans a vita molto molto bassa, pensati per le ventenni (ma finiti anche addosso alle quarantenni) e come la «straminigonna», adesso è a capo di un colosso, il gruppo Sixty, che governa una decina di marchi d'oro: Miss Sixty) Energie, Murphy&Nye.
Presente nel mondo con 7 mila punti vendita piazzati dalla a di Amman alla zeta di Zurigo (e 25 negozi aperti nel 2005 in Cina), il gruppo dà lavoro a 2 mila persone e l'anno scorso ha fatturato 640 milioni di euro. E ora è pronto a lanciarsi nel settore alberghiero: con dei quattro stelle fuori dagli schemi, gli hotel Sixty, dedicati a clienti di età 18-28, con stanze graffitate, design anni Settanta, webcam per comunicare da stanza a stanza.
«È una formula divertente e ci sono i presupposti per una catena» dice Hassan a Panorama. Prima apertura: nell'aprile 2006 a Riccione, regno delle vacanze giovani, Seguirà l'hotel Sixty di Roma, in via del Corso. Di numeri e bilanci l'ex fattorino che oggi veste star come Karl Lagerfeld, Geri Halliwell, Britney Spears, Anastacia, le Destiny child si occupa ben poco: lui, che si è ritagliato il ruolo di presidente, è l'artista puro.
Ai registri pensa il socio Renato Rossi, amministratore delegato: «A guardare bene il mio lavoro è un po' una sublimazione della mia prima passione, la pittura» riflette Hassan. «È straordinario per creatività e mix di argomenti: disegno le collezioni, mi occupo degli spot, dell'arredamento dei negozi».
Estratto da Panorama del 29/12/05 a cura di Pambianconews