Alla fine Bruxelles metterà la barriera ai prodotti extraeuropei. I 25 hanno trovato l'accordo e la Commissione ha varato la proposta di regolamento sull'etichettatura d'origine obbligatoria per la merce importata in Europa: tutti i prodotti industriali, a parte quelli «della pesca e dell'acquacoltura», come precisa il regolamento.
La misura era chiesta a gran voce dall'industria della moda, che fatica a reagire all'attacco cinese: se i consumatori conosceranno l'origine di giacche, scarpe e mobili sostengono gli imprenditori, potranno scegliere consapevolmente e capire le differenze di prezzo (e di qualità) tra i prodotti. Il regolamento dovrà essere approvato dal consiglio dei ministri Ue e le norme sulle etichette entreranno in vigore un anno dopo il varo definitivo. Non prima del 2007.
L'altro problema verrà dalle eccezioni: l'obbligo di etichetta d' origine non vale per i Paesi che fanno parte dell'Eee, lo Spazio economico europeo, come Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Norvegia. Ma soprattutto non sarà applicato a Turchia, Romania e Bulgaria: le merci di questi Paesi circoleranno in Europa senza etichetta d'origine, proprio come i prodotti italiani o francesi.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 17/12/05 a cura di Pambianconews