"Non ci interessano le cose solo belle, che non siano utilizzabili nella vita quotidiana di chi lavora. Quello che forse è il vero successo di Tod's è aver inserito nel mondo del lusso un'attenzione particolare al modo di vivere del nostro cliente". Afferma Diego Della Valle, secondo il quale è esenziale cogliere lo spirito dei tempi e soddisfarlo atraverso oggetti che diventino segni di uno stile come pure di un modo di agire.
"E' un concetto che inseguo da sempre. E non è un caso che definiamo il nostro un lusso contemporaneo, un matrimonio tra la grande qualità, l'esclusività ma anche la funzionalità del prodotto", continua l'imprenditore marchigiano.
Interpellato in merito al dibattito sul made in Italy, Della Valle si scalda: "Ci vorrebbe da parte delle istituzioni un progetto pragmatico e rapido, quattro cose importanti e non 40, ma da attuare in fretta. Io penso che non si vincerà mai più una gara sotto l'aspetto del minor costo della manodopera, quindi è inutile perdere tempo in quella direzione. Bisogna razionalizzare quanto è possibile ma, poi concentrarsi sull'innovazione del prodotto, quindi trovare il modo di incentivare chi innova, magari detassando un pò gli utili a favore della ricerca. Altra cosa importante è mettere a disposizione, in questi importanti nuovi mercati, strutture espositive permanenti che siano espressioni del made in Italy, di tutto quello che è fatto in Italia, quindi con uffici adeguati, showroom, qualche avvocato, qualche responsabile di indagini di mercato. In modo da permettere alle piccole imprese che hanno buone idee di andare in Cina e concretizzare rapporti di lavoro con quel paese. Ho espresso un concetto in modo rapido e semplificato, ma in effetti è quello che bisognerebbe fare».
Estratto da Panorama del 16/12/05 a cura di Pambianconews