Le specialità natalizie erano tre: imitazione di scarpe Nike di ottima fattura, giocattoli quasi identici ai modelli originali e addobbi per l´albero. Polizia e vigili urbani hanno verificato che l´origine della merce taroccata è quasi sempre la stessa: cinese. Quello che cambia è la mano d´opera: a rivendere sono perlopiù senegalesi, marocchini e tunisini.
Gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, diretti dal vicequestore Francesco Costanzo, sono intervenuti a Porta Palazzo. Un gruppo di marocchini, che cambiava continuamente, vendeva imitazioni di scarpe Nike quasi perfette. Prezzo dell´originale: 160 euro. Prezzo all´angolo con via Cottolengo: 50 euro. I poliziotti non si sono limitati a denunciare chi stava materialmente vendendo la griffe contraffatta. Ma sono riusciti a risalire a tre diverse abitazioni, di altrettanti magrebini, dove hanno sequestrato oltre mille paia di scarpe. I tre sono stati denunciati a piede libero, nei loro confronti è stata avviata la pratica di espulsione perché erano a Torino senza regolare permesso di soggiorno. «Tutte le scarpe sequestrate sono fabbricate in Cina – ha spiegato il vicequestore Costanzo – importate prima in Marocco e successivamente smerciate in Italia».
Anche i carabinieri sono impegnati contro la contraffazione. Le statistiche di tre mesi di attività sono eloquenti. Sequestrati 9.742 far cd e dvd, 2220 fra cinture, portafogli, cappellini ed accessori marchiati Gucci, Dolce & Gabbana, Moschino e Prada. Al mercato delle patacche hanno trovato anche quindici orologi di lusso, Rolex, Vacheron Costantin, Panerai e Patek Philippe, e otto penne marca Montblanc. Il tutto condito da 26 arresti e dieci denunce.
Estratto da La Repubblica del 15/12/05 a cura di Pambianconews