Ha preso il via ieri a Hong Kong, per concludersi domenica prossima, la sesta conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Molti gli interrogativi in apertura, dopo il fallimento del vertice di Cancun, in Messico, due anni fa. L'obiettivo resta quello di fare un ulteriore passo avanti verso la liberalizzazione del commercio nei settori agricolo, industriale e dei servizi.
Peter Mandelson, commissario Ue al Commercio, ha affermato che se i negoziati multilaterali falliranno di nuovo, tutti i 149 Paesi dell'Organizzazione punteranno al bilateralismo. “Non è un Round esclusivamente agricolo. Ci sono anche industria e servizi”, ha aggiunto Mandelson, nonostante i più vedano la questione agricola come il tema chiave. Quanto al fattore “Cina”, il commissario europeo ha affermato che molti temono di aprire i loro mercati, perché ipotizzano un'invasione di prodotti cinesi. “Come membro del Wto, la Cina ha gli stessi diritti degli altri, ha affermato Mandelson. Il maggior contributo che i Paesi emergenti potranno dare allo sviluppo viene dalla costruzione di infrastrutture e servizi, quali i trasporti e le comunicazioni. Sbagliano quindi a rifiutare di liberalizzare industria e settore terziario”.
I negoziatori dovranno cercare di accontentare Paesi sviluppati e in via di sviluppo in merito ai tagli tariffari delle merci industriali (il 60% del commercio mondiale che comprende anche l'abbigliamento) e a una maggiore liberalizzazione negli scambi di servizi (il 30% del commercio mondiale). Uno dei temi caldi sarà, inoltre, il commercio del cotone, che vede fra i protagonisti Usa e Cina. I primi sovvenzionano i propri coltivatori, ma così facendo mantengono bassi i prezzi della materia prima. La Repubblica Popolare può quindi rifornirsi più agevolmente e rendere sempre più competitiva la propria produzione tessile.
A questo proposito, l'Ue è a favore di un pacchetto di misure pensate specificatamente per i Paesi meno avanzati, che prevede, per esempio, dazi nulli per le loro merci. La deadline del Wto, per portare a termine il ciclo di negoziati avviati quattro anni fa con il Doha Round, è fissata a dicembre del prossimo anno.
Estratto da Fashionmagazine.it del 14/12/05 a cura di Pambianconews