Fino a trenta aziende, per la maggior parte della provincia di Napoli, provenienti dai comparti del tessile e dell'alimentare parteciperanno al consorzio “Export in India” promosso dall'Api Napoli. Tipiche piazze italiane saranno ricreate all'interno dei centri commerciali indiani. Il primo tra sei mesi alla periferia di Mumbai. Stabilità politica, pil in crescita e disponibilità di lavoro qualificato a basso costo sono i vantaggi competitivi offerti dal paese indiano. “Intendiamo trasferire agli indiani un pezzo della nostra cultura attraverso la moda e la gastronomia ” dichiara Stefano Marotta, vicepresidente dell'Api Napoli e ideatore dell'iniziativa.
Ricreare l'atmosfera della tipica piazza italiana all'interno dei centri commerciali indiani. Questo il progetto portato avanti dalla Confapi e in particolare dall'Api Napoli attraverso la creazione del consorzio “Export in India” che vedrà la partecipazione di trenta aziende in prevalenza campane dei settori abbigliamento, calzature e agroalimentare.
“Intendiamo, spiega Stefano Marotta, vicepresidente dell'Api Napoli e ideatore del progetto, trasferire alla popolazione indiana attraverso la gastronomia e lo moda la nostra cultura, uno stile di vita che proviene da un bagaglio di tradizione millenario, riunendoci e confrontandoci attraverso vere e proprie agorà, dove ci si potrà intrattenere, acquistare abiti, leggere dei libri e degustare dei piatti tipici italiani.” La scelta dell'India come “area focus” per l'internazionalizzazione delle pmi campane non è casuale: il paese, con la sua popolazione che supera il miliardo e il suo Pil in costante crescita, si avvia a diventare una potenza economica mondiale in grado di offrire ampie opportunità agli investitori stranieri e di competere, sui mercati internazionali, con la vicina Cina. La penetrazione commerciale italiana avverrà attraverso l'adozione del franchising. “Questa formula, spiega Marotta, permette un rischio commerciale controllato, in modo da facilitare la partecipazione delle piccole imprese”.
Tra i principali promotori dell'iniziativa c'è il console onorario dell'India a Napoli, Adolfo Maiello: “la necessità di dialogo tra i due Paesi, avverte il console, si rende necessaria per entrambi. Le opportunità di crescita e di integrazione delle conoscenze sono alla base del rapporto che dovrà instaurare tra gli imprenditori italiani ed indiani. L'India è colma di risorse naturali, ma anche di grandi professionalità. E' un mercato di circa 350 milioni di persone appartenenti alla middle class, continua il console, potenzialmente interessate ai prodotti italiani. Nei prossimi dieci anni si prevede il raddoppio del reddito pro capite. Vista la situazione economica interna sarebbe un peccato non favorire gli scambi tra l'India e il Mezzogiorno”.
Estratto da Il Denaro del 13/12/05 a cura di Pambianconews