Il 2006 potrebbe essere l'anno delle banche e del lusso. Luigi Degrada, alla guida di Imi Italy (+27,8% negli ultimi due anni e 78% alla prova di resistenza) racconta così le sue prossimi mosse in Piazza Affari.
Come vede il 2006 delle azioni italiane?
«Il clima è positivo grazie all'elevata redditività di buona parte del listino, che si riflette in ottimi flussi di cassa e dividendi. Ma non potrà andar bene come negli ultimi due anni alla luce di un tendenziale aumento dei tassi di interesse e di una crescita degli utili in decelerazione. La composizione settoriale del mercato italiano, con molti telefonici e utilities, lo rende più sensibile al costo del denaro in tensione. I settori più interessanti al momento sono quello bancario e quello dei titoli legati ai consumi di lusso. I big del credito dovrebbero beneficiare della crescita dei margini, mentre le società del lusso non sembrano rispecchiare nelle attuali valutazioni la domanda aggiuntiva che viene dalle economie emergenti».
Quali i titoli preferiti?
«Bulgari, che tratta a sconto rispetto alla media dei multipli degli ultimi anni. E ancora: Unicredit che, nonostante la buona rivalutazione seguita alla conclusione positiva dell'offerta lanciata su HVB, è ancora caratterizzato da un buon rapporto rischio rendimento ed è sottovalutato rispetto alla media del settore. Ci piacciono pure Luxottica che ha raggiunto un'efficace e rapida integrazione con Cole National e mostra tassi di crescita superiori alle aspettative e Banca Intesa. I risultati relativi al terzo trimestre 2005 hanno sorpreso nuovamente al rialzo rendendo più raggiungibili i target fino al 2007. E infine Toro, un titolo che unisce un profilo difensivo, dato dalla solida struttura patrimoniale, ad un appeal speculativo legato al possibile interesse da parte di gruppi italiani ed esteri».
Estratto da CorrierEconomia del 12/12/05 a cura di Pambianconews