E' una tendenza che si sta affermando sempre più, quella di cambiare i direttori della comunicazione nel momento in cui un'azienda decide di rinnovare la propria immagine pubblica. Ne è un esempio il recente allontanamento di Rita Airaghi, la storica responsabile della comunicazione di Ferrè, dalla maison.
«L´uscita di figure storiche, al di là del contingente dissidio su alcune strategie esprime il desiderio di affrontare la comunicazione della moda in modo nuovo da parte delle aziende, commenta Roberto D´Incau, cacciatore di teste della Hudson Highland Group. La direzione della comunicazione e delle pubbliche relazioni è diventata importante perché comunicare bene il prodotto al consumatore finale è fondamentale in questo momento». Il turnover in questo tipo di professionalità indica che la proprietà ha voglia di avere figure di comunicazione forti, ma poi nella realtà dei fatti i titolari delle aziende non riescono a dargli vera autonomia. Ed è un discorso questo che si estende, comunque, a tutto il management. «Ci sono imprenditori con i quali è difficile mettere a lavorare manager di peso. Dicono che vogliono uomini con competenze ma in realtà vogliono solo degli esecutori» commenta Patrizia Ciompi, cacciatrice di teste nel lusso di Sterling International.
Esistono, però, casi in controtendenza, come Diego della Valle che non sembra aver bisogno di altri esperti possedendo già in prima persona doti da grande comunicatore.
Estratto da Affari&Finanza del 12/12/05 a cura di Pambianconews