«Io ho sempre ragionato in termini numerici e di contabilità. Con Benetton, per la pima volta, abbiamo parlato di passione e amore per il prodotto. Sono stati colloqui molto interessanti e proficui». L'argomento in questione sono le scarpe per i bambini, ed a parlarne sono il presidente e fondatore di Siport, Gabriele Grandini, e i vertici dell'azienda Benetton, che ha appena dato in licenza a Grandini una linea di calzature dedicate ai più piccoli e ai ragazzi.
Con la sua Siport, Grandini ha costruito un piccolo impero di scarpe per clienti speciali da zero a tredici anni. Tutto rigorosamente 'Made in Far East”. «Non a caso Benetton si è rivolta a noi, siamo leader del settore, anzi mi permetto di dire che sono stato io ad inventare questo genere di calzature. Prima del 1983 non esisteva la scarpetta da bimba. Tutti portavano le stesse calzature di pelle blu o marrone e col plantare. Andare a comprare scarpe per i bambini era una tortura. Oggi lo shopping è diventato un momento di svago, d'intrattenimento».
Tra i marchi, Barbie, è quello che fa il grosso del fatturato (60%), poi ci sono KidLand, TechnoKid, Polly Pocket, Fisher-Price, Megaboy, Hot Wheels a My Scene. “Con questa nuova licenza Benetton abbiamo creato uno staff completamente nuovo, un'immagine completamente distaccata e diversa dal resto della nostra produzione. E' una bella sfida che abbiamo accettato con entusiasmo».
«Dal 2006 partiamo con la pubblicità ed entreremo a regime nel 2009, quando contiamo di raggiungere quattro milioni di scarpe vendute e di fatturare 30 milioni di euro». Il fatturato di Siport è passato dai 35 milioni del 2003 ai 45 di quest'anno e le previsioni sono di raggiungerne 60 nel 2006: «Grazie alla licenza Benetton e alla conquista di nuovi mercati nei Paesi dell' Est».
E il made in Italy? “Quello resiste, ma solo per prodotti extralusso. Le scarpe da bambino di alta qualità e prezzo contenuto come le nostre in Italia è impossibile produrle». Mercato principale è l'Europa con Italia e Francia in testa. E attualmente la società milanese sta puntando alla conquista dei paesi dell'Est.
Estratto da Affari&Finanza del 5/12/05 a cura di Pambianconews