Il settore moda italiano soffre. Ed è in declino. Sono 103.547 le imprese del comparto (di cui il 16% manifatturiere) censite alla fine del 2004. Un numero in calo costante negli ultimi cinque anni, periodo in cui si è registrato un saldo negativo di 12.620 aziende, con una diminuzione complessiva dall'11% dello stock. Solo l'import-export ha ancora un saldo ancora positivo, pari a quasi mezzo miliardo di euro, ma cala del 9% rispetto a quello del 1999.
L'abbigliamento, con maglieria e calzetteria, si è mantenuto stazionario (+0,5%) ma se si concentra l'analisi sui prodotti realizzati in Italia (circa 80%) si riscontra un calo dell'1,7%. Vi sono, per fortuna, segnali di ripresa rispetto al 2004 per alcuni settori, come la pelletteria (+15,5%), un leggero arretramento per l'industria serica (-0,7%) e una lieve segno positivo per il comparto laniero (+1,4%).
Nel calzaturiero in particolare, tra il 2001 e il 2004, la produzione nazionale è scesa da 375 a 281 milioni di paia, pari a -25%, con ovvie negative ripercussioni sui livelli occupazionali. Per quanto riguarda i dati extraeuropei, le esportazioni dovranno sempre più puntare verso i mercati emergenti, che già hanno dato buoni risultati nel 2004: Cina (+14,5%), India (+9,1%), Russia (+8,3%) e paesi dell'Asean, l'Associazione paesi del Sudest Asiatico (-10,2%). Non è però da trascurare il fatto che la maggior parte delle esportazioni riguarda ancora i paesi tradizionali.
Estratto da ItaliaOggi del 9/11/05 a cura di Pambianconews