«Siamo sotto attacco degli americani. E siamo soli». Con queste parole Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda, scalda l'atmosfera di Palazzo Mezzanotte. E strappa un convinto applauso agli imprenditori della moda riuniti a Milano per il convegno «Rinnovare il modello di successo del made in Italy», organizzato da Pambianco Strategie di Impresa in collaborazione con Banca Intesa. Boselli ha parlato in riferimento a quanto accaduto nell'ultima edizione delle sfilate donna, quando «è stato sufficiente che una signora giornalista facesse tre o quattro telefonate da New York per convincere gli stilisti italiani a concentrarsi nelle giornate centrali del calendario». «Parlo della direttrice di Vogue, Anna Wintour, che ha tentato lo stesso giochino a Parigi. Con la differenza che gli stilisti francesi hanno risposto picche e Louis Vuitton ha continuato a sfilare l'ultimo pomeriggio della kermesse parigina».
«La Camera, haproseguito Boselli, ha fatto la sue parte fino in fondo: è riuscita a fissare le date delle fiere di tutto il mondo. Ma non è state messa nelle condizioni di definire il proprio calendario». Con la conseguenza che abbiamo difficoltà a rappresentare questo sistema».
Sarà durante il consiglio straordinario della Camera, indetto per il 17 prossimo novembre, chje si dovrà ridefinire definire il calendario delle prossime sfilate. «Dai primi sondaggi prosegue Boselli,non vedo all'orizzonte una risposta positiva. E non è solo una questione di bizze tra stilisti. La posta in gioco è assai più ampia». «Il futuro di questa industria dipenderà dalla capacità di mantenere la filiera a monte, dove mi sembra che qualche problema ci sia».
Estratto da Finanza&Mercati del 9/11/05 a cura di Pambianconews