In un anno e mezzo Samsonite ha avviato una trasformazione che le permetterà di raggiungere nel 2008 (anno fiscale 2009) un fatturato di 1 miliardo e mezzo di dollari, quasi il doppio rispetto agli oltre 752 milioni del 2003. Le stime arrivano da Marcello Bottoli, amministratore delegato di Samsonite Corporation da marzo 2004 con un passato da ceo alla Louis Vuitton.
Dottor Bottoli, come pensate di raggiungere l'obiettivo?
Nel 2004 (anno fiscale 2005) i ricavi hanno sfiorato 903 milioni di dollari. A settembre 2005 il dato è 1 miliardo. Siamo cresciuti del 10% nelle vendite e del 29% nei profitti e contiamo di arrivare a 1,5 miliardi nel 2008 grazie a un intenso programma di crescita nel retail e con le licenze e nelle aree geografica, in Giappone dove abbiamo costituito una joint-venture; in Cina, in Russia e in Turchia. Dopo le licenze con Timberland e Lacoste ne faremo un'altra nei prossimi 12 mesi. Per il momento abbiamo siglato un accordo di guest design con Marc Newson per quattro collezioni e nei prossimi 18 mesi stringeremo un altro accordo con un nome della moda.
Avete anche ridimensionato i marchi in portafoglio?
Abbiamo chiuso il brand Saturn, che in Italia sta per essere sostituito con Samsonite American Tourister, e Trunk & Co. E ne stiamo per eliminare un altro. In tutto sono cinque. I nostri brand ora sono Samsonite Blacklabel, Traditional e American Tourist.
E quindi, come avverà la crescita a livello dimensionale?
Nel retail, con nuove aperture in cinque mesi: due a Londra, una a Singapore, una a New York e una a Berlino. In tutto 20 nuovi negozi nelle strade della moda del mondo nel 2006. E poi 10 nuovi negozi più commerciali sempre entro il 2006. Il tutto accompagnato da un investimento in comunicazione e ricerca e sviluppo che non ha precedenti: oltre il 70% in più sull'anno passato.
Estratto da Finanza&Mercati del 21/10/05 a cura di Pambianconews