Nomi stranieri, cuore italiano. Sono molti i marchi che sfilano in questi giorni a Milano ad avere scelto la produzione made in Italy per collezioni pensate altrove. Il made in Italy ha conquistato anche tanti nuovi nomi emersi negli ultimi anni. Come Dean e Dan Caten, i due gemelli canadesi esplosi con DSquared2: abbigliamento e accessori sono affidati in licenza alla Staff International di Renzo Rosso, le calzature da uomo sono prodotte dal marchigiano Galizio Torresi e quelle da donna dalla Vicini di San Mauro Pascoli.
In quattro anni il marchio che domani sera sfilerà a Milano è passato da meno di cinque a 65 milioni di euro di fatturato. «Il made in Italy è molto importante. I nostri capi sono molto difficili da realizzare: hanno tantissimi passaggi di lavorazione, trattamenti, lavaggi, finissaggi e tocchi a mano. Solo in Italia tutte queste cose vengono eseguite bene» .
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/09/05 a cura di Pambianconews