Inizia oggi e durerà fino a venerdì 16 settembre Milano Unica, la fiera del tessile made in Italy che presenta le collezioni per l'autunno-inverno 2006-2007 delle principali aziende tessili italiane e di un selezionato manipolo di imprese europee. Quattro manifestazioni separate in cui saranno esposti capi di seta, cashmere, lana, lino e cotone, tessuti a maglia e prodotti con le nuove fibre hi-tech (Ideabiella, IdeaComo, Moda In, Shirt Avenue).
Quest'anno Milano Unica vede un incremento degli espositori del 18%, a 609 (tra cui 130 imprese internazionali), e si aspetta oltre 20mila visitatori. «Arriviamo a centrare un obiettivo, commenta Paolo Zegna, presidente di Sistema Moda Italia, del quale da molto tempo si parlava. Milano Unica è una pedina molto importante nel rilancio del migliore tessile italiano. Mai come in questo momento il settore ha la necessità di coordinarsi per evidenziare meglio la sua immagine e il suo ruolo di leadership nel mondo».
I primi dati relativi al 2005 mettono in evidenza una stabilità del tessile italiano dal lato della produzione, mentre il dato sul fronte occupazionale è ancora critico. I primi timidi segnali di recupero della domanda extra-Ue (in particolare di quella asiatica) non sono sufficienti a bilanciare una situazione che si mantiene stagnante in molti mercati comunitari e in Italia. Pur nella crisi generale, i diversi segmenti mostrano andamenti distinti. Il cotoniero (oltre 3,2 miliardi di ricavi) nei primi 5 mesi dell'anno ha ceduto il 6,4 per cento. Mentre la lana è in miglioramento con un aumento della produzione del 2 per cento.
Estratto da Finanza&Mercati del 13/09/05 a cura di Pambianconews