Una macchina per cucire Singer ricevuta con la dote della moglie e quattro braccia per farla lavorare senza tregua. Dietro la Meltin' Pot, il marchio che cresce di più nell'abbigliamento casual, c'è un piccolo laboratorio di Matino, nel leccese, dove Cosimo Romano nel '67 cuciva bavette e grembiuli insieme alla moglie. Oggi il gruppo Romano ha un giro d'affari di 218 milioni, +26% rispetto al 2003 e una crescita del 15% stimata per quest'anno, e vende a 2.500 clienti in tutto il un mondo i jeans Meltin' Pot, dopo una vita passata nell'ombra a fornire altri marchi e la grande distribuzione.
II gruppo ha tre divisioni. Meltin' Pot, poi la produzione in conto terzi, dove il primo cliente ormai è il marchio di casa, e la catena di negozi tedeschi Jeans Fritz, duecento insegne comprate nel 2000 per diversificare gli investimenti. Il figlio di Cosimo, Augusto, 34 anni, guida la Meltin' Pot
All'estero è stato scelto il fotografo inglese Rankin: è diventato il responsabile creativo della comunicazione per ideare le prossime campagne. Doveva fare un cortometraggio per presentare la collezione ma alla fine ha fatto un film, con la sceneggiatura di Tony Grisoni (Paura e delirio a Las Vegas) e un milione di euro di budget.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 29/07/05 a cura di Pambianconews