Non si ferma nel mondo della moda il processo di consolidamento e di riorganizzazione dei gruppi ma l'Italia rallenta il passo e perde appeal per gli stranieri. Le operazioni di fusione e acquisizione realizzate nel secondo trimestre di quest'anno, infatti, sono in aumento rispetto all'anno scorso (48 contro 44) ma gli imprenditori italiani restano ai margini. Le acquisizioni effettuate entro i confini della Penisola sono sei (erano state 11 nel primo trimestre), quelle all'estero sono salite a quattro rispetto alle due dei primi tre mesi, ma dall'estero solo la francese Pacodis, attiva nel settore della cosmesi, ha acquistato la rete di vendita italiana Satinine.
I dati emergono dall'analisi effettuata da Pambianco M&A, una divisione della società Pambianco Strategie di Impresa. Allargando lo sguardo a tutto il primo semestre di quest'anno, i dati che si ricavano sottolineano ancora il ruolo relativamente marginale delle aziende italiane, soprattutto nello scenario internazionale. A fronte di 94 operazioni realizzate, ben 69 riguardano acquisizioni avvenute interamente all'estero, mentre sono 17 quelle effettuate in Italia da operatori italiani. Tra questo ultimi, sono stati sei quelli che hanno fatto shopping oltre frontiera. Due le imprese italiane rilevate da operatori stranieri.
Colpisce, nell'analisi di Pambianco, il fatto che l'interesse del mercato resti focalizzato soprattutto sul settore della distribuzione, con 12 operazioni realizzate negli ultimi tre mesi e altre 16 nel trimestre precedente. Di fatto è una conferma dell'importanza crescente che le aziende della moda attribuiscono alle reti di vendita, non solo come vetrina per i propri prodotti ma anche come terminale per “afferrare” nei tempi più rapidi possibili il comportamento dei consumatori.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 8/07/05 a cura di Pambianconews