Sono già 120 le adesioni al “Manifesto del Made in”, il tavolo di industriali, sindacati e associazioni dei consumatori, uniti dalla convinzione che la Ue debba introdurre l' obbligo sulle informazioni relative alla provenienza dei prodotti.
L' iniziativa, promossa dall'Unione industriali di Biella, sta suscitando interesse anche all' estero. Ha già raccolto adesioni in Francia, Spagna, Gran Bretagna e altri Paesi dell' Unione europea, sia da parte delle associazioni dei consumatori sia da organizzazioni sindacali e di industriali.
Il Manifesto sta organizzando la sua prima uscita pubblica: sarà martedì 5 luglio, a Biella. Al forum internazionale, organizzato da Ambrosetti, sono preannunciati il vicepresidente del Consiglio Giulio Tremonti e l' ex vicepresidente della Commissione Ue Loyola de Palacio, oltre ad Anna Bartolini (membro del Consiglio dei consumatori della Ue). Interverrà anche Paolo Zegna, presidente di Sistema Moda Italia e Associazione tessile italiana.
I principi su cui si fonda il “Manifesto del Made in” sono il diritto dei consumatori all' informazione sull' origine dei prodotti, lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei lavoratori e delle regole del commercio.
Estratto da Ansa.it del 4/06/05 a cura di Pambianconews