Assume i primi contorni concreti lo spettro di un cavaliere bianco cinese, pronto a conquistare i brand del made in Italy per trasferirli oltre la Grande muraglia. I contorni sono quelli di Ports, gruppo di origine canadese trapiantato a Xiamen, da dove ha conquistato il 3% del retail di fascia alta cinese in una decina d'anni. Ed è pronto a soffiare posizioni a Louis Vuitton, Dior, Zegna e Gucci, in un segmento che crescerà in media del 20-25% l'anno nel prossimo futuro.
«Siamo in Italia, spiega Adrian Pick, assistant vice president della società, per valutare brand da acquisire». «Abbiamo una liquidità di cassa invidiabile, ammette Pick, che vogliamo impiegare per ripetere il fenomeno Ports».
Il gruppo ha già sperimentato l'«importazione» di un brand europeo: Ports è il licenziatario unico della produzione Bmw, e distributore esclusivo in Cina. Ora, cerca altri marchi. Per seguire così il recente invito del governo di Pechino che ha chiesto alle società cinesi di iniziare a valorizzare brand di proprietà e di non limitarsi a lavorare per altri.
Estratto da Finanza&Mercati del 1/06/05 a cura di Pambianconews