Si è chiusa la disputa tra lo stilista Kenzo Takada e il gruppo Lvmh, che 12 anni fa ha comprato la maison del designer giapponese, sull'utilizzo del nome Kenzo. Le parti, poco prima che il tribunale parigino rendesse nota la sua decisione, si sono accordate stragiudizialmente.
Lo scorso febbraio lo stilista aveva denunciato Lvmh sostenendo che il gruppo del lusso, proprietario di Kenzo dal 1993, non aveva il diritto a usare il nome del designer. Kenzo Takada sosteneva che il diritto di utilizzare il nome era suo a partire dal 1996; secondo i legali di Lvmh, invece, da quella data Mr Kenzo poteva disporre del proprio nome solo in lingue con caratteri latini, e quindi non in cinese o giapponese.
Una distinzione sottile, sulla quale evidentemente i legali del maggiore gruppo del lusso mondiale non hanno voluto rischiare il giudizio della Corte, sistemando la questione con una transazione finanziaria privata. «I termini dell'accordo rimarranno confidenziali», ha dichiarato Joelle Aknin, avvocato di Lvmh.
Estratto da Finanza&Mercati del 3/06/05 a cura di Pambianconews