Le ragioni della crisi
I fattori scatenanti la crisi attualmente in atto nel settore tessile si possono sintetizzare in:
– mutamento dei consumi dovuto alla crisi economica post 11 Settembre, che ha interessato sia gli USA, sia – più in generale – il mondo occidentale industrializzato. A ciò è seguito un rallentamento dei consumi e una traslazione degli stessi in altri settori che hanno visto un¹ulteriorie penalizzazione del settore abbigliamento formale e del settore maglieria.
– crescente competizione dei paesi low cost che hanno eroso significative quote di mercato ai produttori occidentali tradizionali, grazie ad un costo notevolmente inferiore della materia prima e della manodopera.
– progressiva svalutazione del dollaro, con un considerevole impatto per il Gruppo Luigi Botto che, storicamente, intratteneva ottimi rapporti commerciali con le Aziende confezioniste d¹oltreoceano.
L'insieme dei fattori elencati ha portato il Gruppo ad una drastica riduzione di redditività, soprattutto nel settore dei filati per maglieria, che si è manifestata immediatamente a valle di un importante piano di investimenti industriali.
La Società ha sviluppato e approvato, di conseguenza, un Piano Industriale per consentire il rilancio di tutto il Gruppo superando l¹attuale momento di crisi.
Piano di rilancio aziendale
A fronte della situazione di tensione finanziaria, Luigi Botto ha formulato un Piano Industriale e Finanziario di rilancio, che poggia le sue fondamenta finanziarie su un apporto, alimentato in pari misura e da un pool di banche, per un ammontare complessivo di 20 milioni di Euro.
I presupposti per l'attuazione del piano, sono rappresentati dalla necessità di ripensare profondamente l'azienda, in quanto organizzazione che deve creare valore per il cliente, dalla partnership con i clienti stessi e nella maggior efficienza (costi minori, tempi più rapidi).
L'asse portante del piano industriale è il rilancio del settore dei tessuti che rappresenta la parte strategica, quindi suscettibile di possibili sviluppi. ll settore dei filati per maglieria mira ad attività a più alto valore aggiunto, non essendo in grado di sostenere la “guerra dei prezzi” in atto, relativamente ai prodotti base che saranno progressivamente sostituiti.
Il Piano di Rilancio Aziendale si svilupperà secondo le seguenti direttrici:
– Settore tecnologia, know-how
Da sempre Luigi Botto persegue l¹innovazione tecnologica, in quanto elemento strategico vincente rispetto alle Aziende concorrenti. L¹esclusiva tecnologia XT Process, sviluppata in collaborazione con la Saurer – principale produttore mondiale di macchine per filatura – permette di lavorare il filo tramite un concetto integrato di trattamento, eliminando una serie di operazioni invece indispensabili con la tecnologia tradizionale. Il prodotto finale ne beneficia, in termini di aspetto e performance rispetto ai filati classici.
– Settore commerciale
Un programma di rinnovamento commerciale prevede lo sviluppo di azioni di partnership sui principali clienti per migliorarne la conoscenza e soddisfarne le esigenze. Con questo obiettivo, il Gruppo si muove verso la riorganizzazione dell¹attuale rete commerciale, privilegiando la presenza effettiva sul cliente grazie alle filiali dirette Luigi Botto presenti nei diversi mercati, con una copertura capillare del territorio.
– Settore organizzazione, sistemi informativi
Il progetto di aggiornamento dei Sistemi Informativi aziendali, che si basano su un sistema ERP (Enterprise Resource Planning), sarà completato nel corso dell¹anno. Insieme ad esso, si avvierà il rinnovamento e la riscrittura delle procedure aziendali, secondo nuovi modelli di implementazione, in virtù di una maggiore efficienza e rapidità di risposta.