Zegna lancia la collezione che non c'era. Si chiama «Winter 0» ed è stata creata, è il caso di dire, su misura, per il mercato asiatico. Cina in particolare, dove il gruppo biellese è arrivato tra i primi a piantare le bandierine del made in Italy. E ha continuato a starci alla grande. Oggi conta 54 «insegne» e una partecipazione del 50% in SharMoon, marchio che produce abiti e giacche di alta qualità da uomo per il mercato giallo. E in calendario ci sono nuove aperture.
«Entro la fine di quest'anno anticipa Paolo Zegna che con il cugino Ermenegildo divide l'incarico di amministratore delegato, porteremo a 60 i punti vendita nel Celeste Impero». Nel frattempo, da luglio prossimo arriva nei negozi «Winter 0», la nuova collezione che fa da ponte tra la chiusura della primavera/estate e la prima consegna dell'autunno/inverno. Capi di maglieria e abiti che segnano il ritorno della lana. Un materiale, dicono gli esperti biellesi, che attraverso lavorazioni tecnologicamente avanzate, funziona tutto l'anno.
E gli ultimi dati che arrivano da Neiman Marcus di New York e da Harrod's di Londra, confermano che le collezioni uomo made in Zegna sono quelle che portano a casa i fatturati maggiori rispetto ai competitor internazionali del lusso. Gildo dice che la griffe deve accelerare allargando la rete dei negozi e delle licenze, soprattutto sul fronte della pelletteria e degli accessori. Un primo passo in questa direzione è stata la partnership con il gruppo Ferragamo che ha dato vita alla Zefer (settembre 2002), la società che gestisce in tutto il mondo lo sviluppo di scarpe e pelletteria firmata Ermenegildo Zegna. Il secondo «passo» si chiama Domenico De Sole, amico di Gildo e grande estimatore del marchio Zegna da sempre.
Estratto da Affari & Finanza del 16/05/05 a cura di Pambianconews