Nell'organigramma del gruppo manca solo il nuovo nome per la guida mondiale di Swatch. Ma per Nick Hayek junior, il presidente del gruppo, la poltrona potrebbe rimanere vuota per un po'. Swatch, infatti, si regge sull'inventiva dei designer e degli uomini di marketing, impegnati in una corsa continua per nuove collezioni ed eventi: una struttura manageriale rigida potrebbe frenare la creatività.
Hayek, l'erede dell'inventore degli orologi usa-e-cambia, guarda più alle strategie e al conto economico e i risultati 2004 hanno confermato un periodo di crescita e di redditività per la società quotata a Zurigo con il nome di Swatch ma che conta su una scuderia di marchi importanti per il fatturato (l'Italia è il primo mercato) e gli utili.
A cominciare dall'alta orologeria Breguet, seguita direttamente da Hayek senior, considerato da molti il salvatore dell'orologeria svizzera, che da poco ha presentato un gioiello di precisione, destinato ai collezionisti. Per continuare con Rado, Blancpain, Balmain, Hamilton, Certina, Longines e Tissot. E arrivare a un nome classico che rimane la forza del gruppo, Omega, il cui peso di primo marchio è sostenuto anche dalla strategia di valorizzazione in campo sportivo.
Estratto da Il Mondo del 6/05/05 a cura di Pambianconews