I fondi di private equity puntano sull'arredamento. Sono ormai cinque anni che gli investitori finanziari, soprattutto quelli attivi nel lusso, si evidenziano per l'acquisizione di quote, sia di maggioranza sia di minoranza, dei marchi più noti del settore. La scorsa settimana il fondo Absolute Ventures, ha investito nella Arketipo: quest'ultimo è un brand emergente nel segmento alto di gamma dei mobili imbottiti di stile moderno e nel 2004 ha realizzato oltre 13 milioni di fatturato.
In corso è invece l'asta per Cassina. L'advisor Lazard ha selezionato una short-list di cinque-sei soggetti. In corsa ci sarebbero Opera e L-Capital (operatore partecipato dalla maison Lvmh). Ma sono anche altre le aziende che potrebbero entrare nell'orbita degli investitori: Artemide, che fa capo ad Arturo Gismondi, è da tempo sotto osservazione da parte dei fondi. E, in vista della quotazione a Piazza Affari nel 2006, Gismondi avrebbe deciso di aprire il capitale, con una quota di minoranza intorno al 30 per cento.
In passato sono state corteggiate, con un fermo rifiuto da parte degli azionisti, aziende come la Molteni, la Poliform, la Lema, la Flexform, la Minotti fino alla Flou. Oggi tra gli investitori più attivi c'è Charme, società di investimento che fa capo alla famiglia Montezemolo e a un gruppo di imprenditori del made in Italy. Charme, è socio di Poltrona Frau oltre che di Cappellini. Si è mosso molto in passato anche Opera, che sta pensando alla quotazione in Borsa di B&B.
Estratto da Il Sole 24 Ore – Dossier Mobili del 12/04/05 a cura di Pambianconews