Girando tra gli stand di Micam (calzature) e Mipel (pelletteria) quest'anno si è visto qualche sorriso in più rispetto al 2004. La crisi internazionale sembra allontanarsi: alle due fiere che si sono chiuse ieri a Milano sono aumentati visitatori e compratori, soprattutto dall'estero e in particolare dall'ex Urss. I visitatori di Micam, in particolare, sono cresciuti del 10% circa, arrivando a quota 35mila, metà dei quali stranieri.
Ma se il clima generale è di cauto ottimismo, occorre distinguere tra produttori di fascia media e di fascia medio-alta o altissima. Tra i primi prevale la paura del futuro e si discute molto di come salvare le piccole e medie imprese che non possono delocalizzare e rischiano di soccombere di fronte alla concorrenza cinese. Chi invece si colloca nella fascia alta, con una produzione di nicchia, è – almeno per ora – al riparo dal «nemico cinese».
Ma dove sono quindi le opportunità di crescita? Il mercato russo si può considerare maturo, quello cinese è ancora allo stato embrionale, i compratori vengono dalle ex repubbliche sovietiche, in particolare Uzbekistan, Kazakistan, Azerbaijan.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 23/03/05 a cura di Pambianconews